Tenda Antinucleare con Moni Ovadia e Alex Zanotelli
Esigiamo da Draghi e Cingolani il rispetto dei referendum sui beni comuni!
Organizzata per protesta contro l’eventualità che la UE consideri il nucleare, insieme a gas e CCS, tecnologia «verde» su cui investire. Davanti al MITE in via Cristoforo Colombo, organizzazione: Disarmisti esigenti, WILPF Italia, Missione Mediterraneo.
Con la collaborazione di Radio Nuova Resistenza
La settimana la concepiamo anche come una sorta di festival delle idee trasmissibili attraverso Radio Nuova Resistenza.
Ogni giorno un tema da sviluppare: a) come dibattiti attuati in trasmissioni radio; b) con eventi proposti tramite facebook.
1 dicembre (mercoledi) – la giustizia sociale e ambientale: il bilancio della COP26
Ore 17.00 – Un appello ai giovani dei Fridays e di XR – colloquio trasmesso per radio con Moni Ovadia. Introducono Alfonso Navarra, Patrizia Sterpetti e Ennio La Malfa, Ennio Cabiddu relaziona su Glasgow
Ore 18.00 – I rapporti tra nucleare civile e militare con Luigi Mosca da Parigi, coadiuvato da Alfonso Navarra. Antonia Sani relaziona sul TPAN. Elio Pagani sullo studio relativo alla legalità delle armi nucleari in Italia – Evento Fb
2 dicembre (giovedi)
Ore 17.00 –Una lotta unitaria sui referendum per i beni comuni- Interviene su banche armate e fossili Antonio De Lellis (ATTAC)
Ore 18.00 – l’impatto ambientale e territoriale delle attività militari – evento fb
3 dicembre (venerdi) – la lotta antimilitarista e nonviolenta delle donne
4 dicembre (sabato) – la tassonomia verde
Ore 17.00 – colloquio radiofonico con Fabio Amato della Sinistra al Parlamento Europeo: la partita è ancora aperta
Ore 18.00 – l’acqua è vita ed i referendum sui beni comuni vanno rispettati con Alex Zanotelli– evento fb
5 dicembre domenica – legge di bilancio e PNRR
Ore 17.00 – colloquio radiofonico con Massimo Scalia, Vittorio Bardi
Ore 18.00 – uno studio per un PNIEC alternativo illustrato da Keivan Motavalli – evento fb
6 dicembre (lunedi) – 100 per 100 rinnovabili anche nella tassonomia
Ore 17.00 – colloquio radiofonico con Giuseppe Farinella sulla situazione delle FER in Italia
Ore 18.00/19.30 – energia di pace e cultura della terrestrità – intervengono Antonella Nappi, Fabrizio Cracolici, Laura Tussi
7 dicembre martedi – per il clima fuori dal fossile (e dal nucleare anch’esso fossile)
Ore 17.00 – colloquio radiofonico con Mario Agostinelli ed esponenti di «PER IL CLIMA FUORI DAL FOSSILE»
Ore 18.00 – IL COORDINAMENTO ANTINUCLEARE EUROPEO evento fb Roma – Bruxelles – Parigi – Treviri (Luigi Mosca – Daniele Barbi – Alfonso Navarra, altri…)
CHI SIAMO
Siamo qui sotto il Ministero della transizione ecologica – MITE quali associazioni membre della Campagna ICAN (per la proibizione delle armi nucleari) nel mondo e in Europa, ma anche personalità (Moni Ovadia, Alex Zanotelli) e organizzazioni ecopacifiste coerenti e conseguenti, consapevoli del legame indissolubile esistente tra nucleare civile e nucleare militare, interpreti della volontà antinucleare dei popoli: in modo inequivocabile di quello italiano che si è espresso in due voti referendari nel 1987 e nel 2011.
PER COSA PROTESTIAMO IN MODO PACIFICO
Siamo qui a protestare e digiunare: diciamo NO a ogni forma di “tassonomia” (le regole per classificare, una parola che dovremo abituarci ad usare perché tira in ballo migliaia di miliardi di dollari) che, tendendo all’obiettivo della decarbonizzazione contro il riscaldamento globale del Pianeta, includa la tecnologia “atomica”, comunque declinata, tra le energie “verdi”, o quasi “verdi” (“transizionali”, nella formula di compromesso che si sta prospettando tra Francia e Germania).
COSA VOGLIAMO DAL GOVERNO ITALIANO IN NOME DEI REFERENDUM
Cittadine/i che non amiamo essere prese/i per i fondelli, siamo indignati perché osserviamo il governo italiano non rispettare il mandato popolare e non darsi da fare affinché la Commissione Ue, in qualità di custode dei trattati e di promotore delle politiche di Green New Deal, si astenga il 7 dicembre dall’approvare un regolamento che giudichiamo funzionale ad un green washing di proporzioni colossali.
Cingolani dovrebbe incontrare una nostra delegazione e convenire con noi che non deve essere avallato un mistificatorio timbro di sostenibilità a fonti e tecnologie antiecologiche (non solo il nucleare, ma anche il gas e il CCS), permettendo che enormi flussi finanziari si indirizzino verso di esse con garanzia e sovvenzioni pubbliche, cioè con i nostri soldi di contribuenti.
Auspichiamo che, anche attraverso la pressione decisiva dell’opinione pubblica risvegliata, la transizione ecologica della UE, e con essa quella italiana, segua una strada coerente per la giustizia sociale e ambientale sulla base di una Pace effettiva con la Natura!
ADESIONI E INFO
Unitevi a Disarmisti esigenti, WILPF Italia, Missione Mediterraneo, Laudato si’ & partners per il no al nucleare, sì al disarmo negli accordi di Parigi sul clima, sì alle rinnovabili:
https://www.petizioni.com/rispettarereferendum – cell. 340-0736871