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Il Blog dei Lavoratori e Delegati indipendenti di Pisa: agire localmente e pensare internazionalmente per il mondo del lavoro in un’ottica geopolitica di pace

di LAURA TUSSI

Conoscete il Blog di Lavoratori e Delegati Sindacali?

Si tratta di un piccolo grande esperimento di #informazione libera da influenze e da copyright, che raccoglie al suo interno istanze, richieste e problematiche provenienti dal mondo del lavoro…ma non solo!

Un Blog di Lavoratori e Delegati sindacali che nasce a Pisa per raccogliere e diffondere le istanze e le richieste e problematiche provenienti dal mondo del lavoro, anche a livello nazionale e internazionale. Ma non solo. Nello specifico, per fare informazione collegata all’attualità e approfondimenti di un passato più o meno recente, con prospettive orientate verso il futuro prossimo. Ne parliamo con il direttore Federico Giusti.

Abbiamo chiesto a Federico Giusti, tra gli animatori del blog delegati e lavoratori indipendenti, di raccontarci della loro esperienza iniziata anni or sono e ormai consolidata. Nel panorama asfittico della informazione, il blog si presenta come strumento aperto e incline alla libera discussione. Federico Giusti tiene a precisare che oggi sia indispensabile ricostruire una cassetta degli attrezzi aggiornata che unisca la critica al pensiero della sinistra neoliberale a una opposizione contro i dettami di Maastricht, fino a analizzare lo smantellamento del welfare per restituire linfa vitale ai precetti neoliberisti dello stato leggero e della centralità del mercato e delle spese belliche e militari. Gli animatori del blog hanno recentemente criticato la supponenza anche di settori della informazione comunista europea verso le elezioni europee e al contempo la sottovalutazione delle contraddizioni che vanno emergendo rispetto alla cosiddetta svolta green. Abbiamo rivolto a Federico alcune domande che ci auguriamo siano di interesse per i nostri lettori.

Partire dal lavoro, dai lavoratori e dalle lavoratrici per approdare a temi quali il pacifismo, la critica al neoliberismo, l’attualità politica, il sindacalismo. È questo l’obiettivo del blog dei lavoratori e delegati sindacali di Pisa, un piccolo grande esperimento di informazione libera da influenze e da copyright, come ci spiega uno dei curatori Federico Giusti.

PisaToscana – «Oggi è indispensabile ricostruire una cassetta degli attrezzi aggiornata che unisca la critica al pensiero della sinistra neoliberale a una opposizione contro i dettami di Maastricht, fino a analizzare lo smantellamento del welfare per restituire linfa vitale ai precetti neoliberisti dello stato leggero e della centralità del mercato e delle spese belliche e militari». Esordisce così Federico Giusti, fra gli animatori del blog di lavoratori e delegati sindacali di Pisa.

Un progetto prima di tutto d’informazione che nasce per raccogliere e diffondere le istanze e le richieste e problematiche provenienti dal mondo del lavoro, anche a livello nazionale e internazionale. Ma non solo. Nello specifico, per fare informazione collegata all’attualità e approfondimenti di un passato più o meno recente, con prospettive orientate verso il futuro prossimo.

Come nasce il blog delegati e lavoratori indipendenti?

Nasce per due bisogni reali: costruire informazione a partire dai luoghi di lavoro e dopo avere preso atto della inadeguatezza dei siti sindacali che sovente non offrono spazi adeguati agli approfondimenti, la stessa considerazione vale per alcune testate divenute organo di organizzazioni politiche. Il blog si avvicina anche ai grandi temi geostrategici e della politica internazionale

Quali sono i vostri obiettivi e quali risultati vi ponete?

Volevamo un blog autoprodotto, magari anche un po’ rozzo, ma senza spendere un euro dei soldi raccolti con le sottoscrizioni e le deleghe sindacali che devono essere indirizzati a scopi proficui, un blog per offrire spazio alle lotte in corso, anche quelle intraprese da soggetti sindacali diversi dal nostro. Ovviamente con lo sguardo rivolto agli scenari attuali e contro le guerre in atto nel mondo.

Un Blog per aprirsi poi al contributo critico di quanti vogliono cooperare al rovesciamento della narrazione mainstream, in una sorta di libera agorà per animare dibattiti e confronti anche sulle prospettive dei negoziati e delle trattative di pace. Giusto?

Il nome è nato per caso partendo tuttavia da due principi per noi basilari: la indipendenza del sindacato da organizzazioni politiche, più o meno grandi, e dalla necessità di rimettere al centro il lavoro e le soggettività che lo caratterizzano dopo i processi di ristrutturazione avviati sul finire degli anni Settanta, con le lotte per liberare i popoli oppressi dall’imperialismo statunitense.

Quindi questi i vostri obiettivi: dare voce al conflitto e alla discussione, alle lotte sociali per la pace e offrire strumenti contro i processi di militarizzazione della società, del variegato mondo della conoscenza e al contempo guardare ad altri continenti animati da proteste e iniziative delle quali si sa ben poco

Noi siamo lontani dalla narrazione guerresca mainstream e dall’ortodossia bellicista e comunicativa dei media.

Molti articoli non hanno autore anche se a scriverli poi resta un gruppo ristretto, per noi chiunque li condivida è libero di riprenderli anche senza menzionarne la fonte, nel caso di articoli a firma individuale è un altro discorso

Blog e radio e ora anche un centro di studi? Vero?

Da quasi due anni collaboriamo attivamente con  Radio Grad, molti interventi su due rubriche settimanali in particolari: Il Megafono e Cub informa, rubriche frutto del lavoro  di ricerca realizzato dal Blog. Pensiamo che tra scritto e parlato si possa realizzare il giusto mix per costruire informazione e coscienze diffuse, per fornire strumenti utili ad aprire vertenze conflittuali e acquisire un punto di vista critico su innumerevoli questioni anche di geopolitica internazionale.

Volete dare vita a un centro studi con la collaborazione di ricercatori sociali. Per essere sempre più indipendenti da realtà politiche e sigle sindacali e così via

In queste settimane poi dovrebbe prendere corpo l’idea nata con Stefano Macera ed Emiliano Gentili, due ricercatori sociali con i quali si collabora proficuamente da oltre un anno. Abbiamo dato vita a un centro studi aperto per discutere di alcuni argomenti senza dipendere da qualche realtà politica o sigla sindacale, ci mettiamo a disposizione invece delle realtà sindacali e sociali di base per approfondire i temi del lavoro e le più svariate argomentazioni politiche e inerenti le molteplici realtà sociali.

Avete una idea del vostro lettore medio?Quante visualizzazioni avete in media? ma stanno crescendo…

Quotidianamente abbiamo circa 500 visualizzazioni. Sono poche al confronto di altri siti, ma se pensiamo al carattere volontario dei contributi, al fatto che gli animatori del blog hanno altri impegni prioritari, ad un prodotto realizzato a costo zero, il risultato è sicuramente positivo. E ultimamente, con il contributo di altri volontari e giornalisti, ci stiamo ampliando. Ci legge chi naviga su Fb, militanti sindacali e politici, ma anche semplici cittadini, lavoratori e lavoratrici che sui motori di ricerca si imbattono in qualche articolo del blog e iniziano a visualizzare ogni giorno dei pezzi magari diffondendoli via social.

Avete una tipologia di lettori solo militanti o di altro tipo?

Non pensiamo di avere una tipologia di lettori solo militanti, prova ne siano anche gli apprezzamenti per articoli scritti da singoli e che trattano argomenti non spendibili nell’immediato per qualche vertenza sociale. Tenete conto che abbiamo pubblicato anche pezzi già editi su altri siti dopo averli letti e apprezzati. Non siamo mai stati amici del copyright trovandolo ostacolo per la libera discussione e circolazione delle idee sui contesti più caldi di lotte e di idee e ideali per la pace nel mondo.

Voi pensate di essere un sito autosufficiente? o vi aprite a molteplici collaborazioni?

Dovremmo prendere atto che non esiste un sito autosufficiente. Chi pensa di esserlo ha talvolta trasformato la controinformazione in fonte di reddito, noi vorremmo anche aprirci ad altre collaborazioni senza la pretesa di essere la sola fonte rivoluzionaria oggi esistente. Ci fa un po’ ridere l’idea di chi pensa di potere competere con i grandi media, il nostro compito è ben diverso.

Ultimamente alcuni giornalisti free lance e volontari stanno animando le vostre pagine con articoli e scritti e reportage e persino saggi di ampio spessore

E così visioniamo e valutiamo e constatiamo un maggior numero di visite generali sul blog riguardanti ampie argomentazioni scottanti sui temi più caldi della geopolitica internazionale che ripercorrono le fasi politiche più salienti per giungere all’analisi e all’argomentazione di eventuali accordi di pace tra le controparti in conflitto armato che sussistono attualmente nel nostro pianeta.

su Italia che cambia e FARO DI ROMA

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