Luciano Marescotti racconta la sua vita
Luciano Marescotti ha terminato la sua vita a Taranto il 31 maggio 2017, a 96 anni. Qui lo vedete nella sua casa che racconta a Fabrizio e a Marinella la sua storia. Lo fa in modo semplice e immediato, cercando di far capire cosa è stata la storia, spesso terribile, del Novecento.Luciano è nato nel 1921 a Voltana, una frazione di Lugo di Romagna, e ha partecipato alla Resistenza nelle Brigate Garibaldi. Tutta la famiglia ha vissuto i tragici momenti dell’occupazione tedesca e dei rastrellamenti. Luciano doveva nascondersi in una botola durante quei rastrellamenti.
La sua storia personale si intreccia con quella dei suoi compagni di lotta che a Voltana hanno militato nella Resistenza al nazifascismo.
Luciano racconta l’8 settembre 1943, quando la caserma di Cremona, dove faceva in militare come aviatore, venne accerchiata dai tedeschi. Catturato per essere deportato in Germania, riesca a fuggire e a tornare a Voltana dove scopre che i suoi amici sono nella Resistenza e così anche lui entra a far parte delle Brigate Garibaldi.
Nel 1956 Luciano – che in gioventù aveva fatto il muratore – entrò nella scuola come maestro elementare e si trasferì a Taranto, assieme alla moglie Fiorenza Rambelli, a insegnare. Mantenne però un costante contatto con la Romagna, dove tornava ogni estate con i figli Marinella e Alessandro, conosciuto da tutti i parenti come Sandro.
A metà degli anni Settanta Luciano volle intervistare e raccogliere le memorie dei suoi compagni di lotta in un libro dal titolo “Protagonisti raccontano”.
L’impegno per conservare e tramandare la memoria si è poi rinnovato con un incontro speciale, quello con il pittore tarantino Enzo Falcone, impegnato sui temi civili e storici.
Il resto è in questa intervista, il cui video è stato realizzato da Fabrizio Semeraro, che ringraziamo vivamente.
Per i cento anni dalla nascita si è tenuto un recital online a cui hanno partecipato, da varie parti d’Italia, vari amici e compagni dell’ANPI. La rielaborazione video del recital è di Fabrizio Cracolici (ANPI Nova Milanese).
Sul libro “Antifascismo e nonviolenza” c’è un paragrafo dedicato a Luciano Marescotti.
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