Il 43º vertice del G7, come riunione centrale dei Capi di Stato e di governo, si svolgerà al Palacongressi di Taormina in Sicilia, Italia, il 26 e 27 maggio 2017. La riunione sarà guidata dal Presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni. Per la quarta volta consecutiva dopo la sospensione della Russia dal G8 nel marzo 2014 il vertice si terrà nel formato G7 e non G8.
La scelta di Taormina come sede del G7 fu annunciata dall’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi il 4 luglio 2016. Il vertice era inizialmente programmato per svolgersi a Firenze. Tra i motivi del cambio di scelta, Renzi citò le parole di un leader internazionale in occasione di un precedente vertice che con una battuta aveva evidenziato il suo pregiudizio nei confronti della Sicilia additandola come terra di mafia e affermò che quelle parole lo avevano convinto a fissare il G7 proprio in Sicilia. La scelta della Sicilia è stata inoltre motivata dal Governo con la volontà di tener viva l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale e dei leader sulla vicenda delle migrazioni e dei profughi.
Sono attesi a Taormina per la partecipazione: per l’ Italia: Paolo Gentiloni, Presidente del Consiglio; per il Canada: Justin Trudeau, Primo ministro; per il Giappone: Shinzō Abe, Primo Ministro; per la Francia il Presidente Hollande; per la Germania: la cancelliera Angela Merkel; per il Regno Unito: Theresa May, Primo Ministro; per gli Stati Uniti, il neopresidente Donald Trump.
Partecipano anche, per l’Unione Europea: Donald Tusk, Presidente del Consiglio europeo; e Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione UE.
Il summit centrale a Taormina è accompagnato da vertici di settore, secondo il seguente calendario:
Data |
Città ospitante |
Summit |
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30-31 marzo 2017 | Firenze | G7 Ministri della Cultura |
9-10 aprile 2017 | Roma | G7 Ministri dell’Energia |
10-11 aprile 2017 | Lucca | G7 Ministri degli Esteri |
11-13 maggio 2017 | Bari | G7 Ministri delle Finanze |
10-11 giugno 2017 | Bologna | G7 Ministri dell’Ambiente |
21-22 giugno 2017 | Cagliari | G7 Ministri dei Trasporti |
26-27 settembre 2017 | Torino | G7 Ministri dell’Industria |
28-29 settembre 2017 | Torino | G7 Ministri di Scienza e Tecnologia |
30 settembre-1 ottobre 2017 | Torino | G7 Ministri del Lavoro |
14-15 ottobre 2017 | Bergamo | G7 Ministri dell’Agricoltura |
5-6 novembre 2017 | Milano | G7 Ministri della Salute |
A Roma il 9-10 aprile si svolgerà il vertice di settore dei Ministri dell’Energia la cui agenda prevede temi quali le nuove rotte del gas e le pipelines per assicurarsi la diversificazione degli approvigionamenti (come la Tap finita nel mirino del Tar del Lazio o il nuovo progetto di gasdotto Eastmed per unire Israele all’Italia entro il 2025), ma anche la cybersicurezza delle reti elettriche e la corsa all’efficienza energetica. Saranno testate le nuove posizioni dell’amministrazione Trump che ha rilanciato il carbone con l’intenzione di “rottamare” le politiche ambientali del predecessore Obama. Forse non è un caso che nel programma ufficiale riportato dal sito – in cui non è indicata la sede dell’incontro quindi presumiamo che sia la sede del Ministero in via Molise, 2 – siano assenti sia l’accordo globale sul clima stipulato a Parigi sia il tema conseguente dello sviluppo delle fonti rinnovabili.
Il programma prevede l’avvio dei lavori alle 19 di domenica 9 aprile con il saluto del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e una cena di lavoro. La mattinata successiva si articolerà con varie sessioni di lavoro e si concluderà con la conferenza stampa di chiusura nel primo pomeriggio durante la quale sarà diffusa la dichiarazione finale congiunta con le azioni che si vogliono promuovere. Nel pomeriggio di domenica è anche previsto un evento organizzato dalla Fondazione Enel dedicato all’accesso all’energia in Africa al Maxxi di Roma.
Un aspetto che rende il vertice interessante è che sarà la prima occasione di confronto con la nuova amministrazione Usa che sta assumendo posizioni diverse dal recente passato di Obama sui temi energetici: è prevista infatti la partecipazione del nuovo segretario all’Energia Rick Perry. E’ forte l’interesse a capire quanto da parte USA si intenda cambiare rotta e con che consequenzialità, visto che il nuovo presidente Usa Donald Trump proprio nei giorni scorsi ha firmato un ordine esecutivo per rivedere le norme per la lotta ai cambiamenti climatici: di fatto si va a ribaltare la maggior parte delle politiche a difesa dell’ambiente portate avanti dal suo predecessore. «Con me si mette fine alla guerra al carbone – ha annunciato Trump – Rimetteremo i minatori al lavoro».
E l’Italia? Lo scorso giugno il MISE, ministero dello Sviluppo economico, ha presentato la relazione “La situazione energetica nazionale nel 2015″ volta al monitoraggio e all’aggiornamento della Strategia energetica nazionale (SEN). In quell’occasione i dati hanno riportato che, a livello mondiale, l’offerta di greggio e gas ha esercitato una pressione al ribasso sui prezzi. È proseguita la diffusione delle fonti rinnovabili con un contributo rilevante delle economie emergenti, in particolare della Cina e per la prima volta dopo 10 anni si è ridotto il commercio mondiale di carbone. In Italia, pur permanendo una significativa dipendenza dalle fonti estere, si starebbe assistendo a una transizione verso un sistema energetico più efficiente, autonomo e a minor intensità di carbonio.
Al G7 Energia quindi verrà presentata la nuova SEN che, come specificato dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, si declinerà su tre assi: competitività, ambiente e sicurezza. In audizione in Commissione Ambiente alla Camera proprio sulla revisione della Sen, Calenda ha precisato che la nuova Strategia, basandosi su questi tre assi, avrà come conseguenza una crescita economica sostenibile. Un quadro stabile quindi che ha l’obiettivo di favorire gli investimenti e le attività di ricerca e sviluppo in tecnologie innovative. Altro obiettivo è quello di ridurre il gap di costo dell’energia, allineandosi ai prezzi dell’Unione europea, in vista di una migliore competitività italiana. Per le questioni ambientali, Calenda ha anche affermato che si vogliono “raggiungere gli obiettivi ambientali clima-energia al 2010 e al 2030, supportando la mobilità alternativa”.
(Per una analisi critica della SEN si veda l’articolo di Mario Agostinelli e Roberto Meregalli apparso anche sul blog del “Fatto quotidiano”).