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Riace, musica per l’umanità: un nuovo mondo possibile fra sogno e realtà

Di STEFANO GALIENI

Un viaggio attraverso l’arte, la politica, l’attivismo, il pacifismo seguendo un filo rosso: quello di Riace, di Mimmo Lucano e dell’utopia concreta di un nuovo mondo più inclusivo, giusto e accogliente. Un viaggio reso possibile dall’impegno di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici – autori di “Riace, musica per l’umanità” – e delle persone da loro intervistate, da Alex Zanotelli a Moni Ovadia.

Reggio Calabria – Gli uomini e le donne intervistati da Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, per comporre un mosaico che prende forma di libro col titolo Riace, musica per l’umanità riescono nel miracolo letterario e politico di dare sostanza, forma e musicalità a una storia immensa, di cui, speriamo presto, questo Paese sia totalmente orgogliosa.

Chi scrive parte da un pregiudizio radicalmente positivo, quello di chi ha vissuto, molto da vicino, la storia dell’utopia concreta di Riace come convivenza realizzata sin dalle sue origini, da quando un veliero attraccò – era il 1998 – sulle coste calabresi, carico di un’umanità che chiedeva unicamente di essere ascoltata e rispettata. E se è vero che, prima con un’associazione e poi come sindaco, per tre mandati, del paese, Mimmo Lucano è riuscito a scardinare una modalità consolidata di affrontare il tema dell’accoglienza mantenendo chi arriva in condizioni di subalternità, i riflessi prodotti, come i cerchi di un sasso lanciato in uno stagno, hanno avuto e hanno ancora un’ampiezza che nessun provvedimento repressivo è riuscito a spezzare.

riace

Oggi Mimmo Lucano rischia con un processo che siamo in tante e tanti a ritenere ingiusto e mirato unicamente a isolarlo e a rimuovere la semplice idea che simili esperienze si possano riprodurre. Le parole delle tante persone intervistate in questo piccolo ma prezioso libro, restituiscono appieno la potenza del meccanismo che si è innescato. Uomini e donne con storie diverse, attività e vite lontane, sensibilità articolate, stimolate dalle ottime domande loro rivolte, sono riuscite ad andare oltre, a raccontare quello che la cronaca non potrà fare.

Adelmo Cervi si appella alla libertà di movimento e alla Costituzione, Vittorio Agnoletto, nella sua magnifica introduzione si rifà a Virgilio per poi tuffarsi nell’articolo 12 di quello splendido testo che è la “Convenzione internazionale dei diritti civili e politici” del 1966. E poi ancora fulminante Moni Ovadia nel definire Mimmo Lucano come mentsch, difficilmente traducibile dallo yiddish se non con il concetto “un vero essere umano”.

Riace. Musica Per L’umanità

Una sintesi perfetta, non apologetica e contemporaneamente elevata. E poi le parole di musicisti e intellettuali che si ritrovano nelle azioni dell’ex sindaco del borgo calabrese e riescono a farlo proprio. Le riflessioni ad esempio di Marino Severini, front man dei Gang, autore, fra le altre, di una preghiera laica come Mare nostro, un’invocazione alla pietà del Mediterraneo affinché si imponga sulle infami leggi degli uomini, o quelle di Gianfranco D’Adda e Renato Franchi, anche loro musicisti, chiamano ad un nuovo umanesimo partendo dalla musica come strumento liberatore e rivelatore, dalle parole come capaci di ricostruire una nuova umanità di cui il pianeta intero avrebbe estremo ed urgente bisogno.

Alex Zanotelli entra nel cuore della vicenda di Riace partendo da lontano, dal Premio Nobel per la Pace del 2017, assegnato ad ICAN, la Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari, mai importante quanto oggi e considera questa un continuum con la proposta, lanciata anni fa, di assegnare lo stesso premio a Mimmo Lucano. Un tratto unisce le due vicende, il valore delle utopie da realizzare.

Le donne e gli uomini intellettuali che si misurano con la straordinaria vicenda di Riace, scelgono di schierarsi non solo dalla parte di Mimmo Lucano, ma da quella di un altro mondo possibile

Ma più forti risuonano le parole sentite e ancestrali di Mimmo: il suo non è un grido di dolore per i torti subiti – quando l’intervista è stata realizzata ancora non erano giunte le pesanti richieste di condanna nei suoi confronti – ma la volontà di riaffermare il riscatto collettivo, la predisposizione a un mondo di pace, umanità, fratellanza, come vero e unico antidoto alle ingiustizie globali.

Ci sarebbe molto e molto altro da dire su questo piccolo grande volume, sulle sfumature che ognuna delle persone che prende la parola riesce a far emergere, come dimenticare le suggestioni di Agnese Ginocchio ad esempio o i rimandi continui a una storia musicale nostrana che è anche una storia profondamente politica. Sì perché questo testo, nelle sue caleidoscopiche sfaccettature, è anche un testo profondamente e radicalmente politico.

Mimmo Lucano 1

Capace col proprio linguaggio e in maniera netta di rivolgersi a chi la stessa parola polis non è più in grado di renderla azione per il bene comune, come alle tante e ai tanti che, con mille modalità e forme diversi, continuano ad opporsi alla disumanizzazione e all’indifferenza imperanti. Politico perché è un richiamo a una missione comune, perché le donne e gli uomini intellettuali che si misurano con la straordinaria vicenda di Riace, scelgono, con le loro parole, di schierarsi senza tema di essere smentita, non solo dalla parte di Mimmo Lucano, ma da quella di un altro mondo possibile.

A Riace questo mondo si è per anni realizzato, perché non estendere qualcosa che ha il sapore del sogno ma i risultati visibili della realtà? Dipende anche da chi legge. Grazie ai curatori e soprattutto sempre grazie a Mimmo Lucano, che ci riporta alle possibilità infinite che abbiamo di “restare umani”.

****

Stefano Galieni: vivo a Roma, sono giornalista pubblicista e dirigente nazionale di Rifondazione Comunista come responsabile immigrazione. Da quasi 35 anni impegnato come attivista antirazzista in movimenti e associazioni. Coautore nel 2002 di Frontiera Italia (Ed, Città Aperta) con Antonella Patete, di “Mai più” (Left edizioni, 2019) con Yasmine Accardo e sempre per lo stesso editore di “Sconfinate”, settembre 2023. Collaboro attualmente con Left e Transform Italia, sono Presidente di ADIF (Associazione Diritti e Frontiere).

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Su la Testa: Riace. Musica per l’Umanità

Rivista Su la Testa – Argomenti per la Rifondazione Comunista

 

Direttore: Paolo Ferrero

 

Riace. Musica per l’Umanità

REDAZIONE SU LA TESTA

RECENSIONI

 

 

di Oliviero Sorbini

 

Laura TUSSI e Fabrizio CRACOLICI (a cura di), Riace. Musica per l’Umanità, con intervista a Mimmo Lucano, Mimesis Edizioni, Milano 2019

Perché leggere un saggio corale, con contributi diversi fra loro per contenuti e obiettivi? La domanda è lecita, e me la sono posta prima di iniziare a leggere questo libro.

Oggi posso rispondere. Il testo in questione è una sorta di instant book, con molteplici e variegati contributi che come filo conduttore ha, nella prima parte, l’esperienza di Riace e quella conseguente patita da Mimmo Lucano. E altro ancora: la musica per l’umanità, la musica per la pace e la solidarietà.

Apre il libro Alex Zanotelli, con grande assertività e soffermandosi su due concetti apparentemente ben distanti fra loro: il pericolo nucleare e il rifiuto dell’Altro. Apparentemente!

Segue Vittorio Agnoletto, che si sofferma sulla storicità del fenomeno dell’immigrazione e il suo far parte dell’intero passato dell’umanità. E poi, di seguito: analisi contenutistiche e suggerimenti per riflettere; Adelmo Cervi, Alessandro Marescotti, Moni Ovadia e Gianmarco Pisa, fino ad arrivare all’intervista di Laura Tussi a Mimmo Lucano. Inutile riassumerla, meglio leggerla. Per spiegare cosa è stato e rappresenta il “modello Riace”, e chi è Mimmo Lucano, non servono le mie parole.

L’ultima parte del libro vede gli interventi di musicisti quali Agnese Ginocchio, Gianfranco D’Adda, Renato Franchi, Marino Severini, impegnati sui temi della pace, e del giornalista Daniele Biacchessi, coinvolto anch’egli in quello che potremmo definire il “movimento musicale pacifista”.

L’intervento di chiusura di Alfonso Navarra non è soltanto riepilogativo, ma anche propositivo, come si addice ad un attivista antinucleare impegnato da decenni. Il nuovo umanesimo è la nonviolenza: questo concetto è contenuto nella sua conclusione.

Durante la lettura, mi sono rivisto sedicenne ad ascoltare ore di interventi durante le riunioni dei collettivi. Non sempre capivo tutto, qualche volta ero in silenzioso disaccordo, altre volte in entusiastico accordo. A volte mi domandavo: che ci azzecca questo? E qualche volta rimanevo con il mio dubbio, ma in altre occasioni, solo continuando ad ascoltare, comprendevo poi la connessione. Così è stato per me, con questo libro.

Aver letto Riace. Musica per l’Umanità, con intervista a Mimmo Lucano è stato per me come aver preso parte a una riunione, un sano collettivo con molte eccellenze. Per questo, malgrado sia nato come instant book, lo ritengo un valido strumento per apprendere e riflettere, al di là del progredire delle vicende di Mimmo Lucano a cui sostanzialmente il testo è dedicato. Non dimentichiamo che una quota della vendita di ogni libro va in parte a sostenere il pagamento delle spese legali dei processi di Lucano.

Efficaci e dissacranti la cover e le illustrazioni di Giulio Peranzoni e Mauro Biani, celebri illustratori e vignettisti.

Tutti gli interventi hanno un loro “perché” oggi, e lo avranno domani. La storia del sindaco Lucano non è nata per caso – è quella di chi si impegna a proprio rischio per riaffermare i migliori valori e ideali degli esseri umani – e non sarà l’ultima. Quei valori che Moni Ovadia definisce, nel proprio intervento, propri di chi è prima di tutto un Mentsch.

Il libro, senza dubbio, suggerisce una prospettiva: l’uso delle arti, in questo caso la musica, da parte dei Mentsch per contrapporsi alla brutale forza delle armi. Attraverso le arti, i Mentsch possono crescere di numero e trovare, con la creatività, nuovo ottimismo e grande forza.

 

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Riace. Musica per l’umanità a Saronno con Vittorio Agnoletto

PRESENTAZIONE

Riace. Musica per l’umanità a Saronno

22 ottobre 2021

ore 21:00 (2 ore)

Via 24 Maggio, 1 SARONNO – SARONNO (VA)

Teatro Parrocchiale Regina Pacis
A Saronno con Vittorio Agnoletto e noi tutti per Riace, Musica per l’Umanità

Riace. Musica per l’umanità a Saronno

Nel novembre 2019, Fabio Fazio ha intervistato l’indiscusso protagonista della vicenda Riace, Mimmo Lucano su Rai2 a “Che tempo che fa” menzionando e presentando il libro Riace, musica per l’umanità e padre Alex Zanotelli che ha collaborato con altre 15 personalità alla sua stesura

Con Vittorio Agnoletto e noi tutti per Riace, Musica per l'Umanità a Saronno

A Saronno con Vittorio Agnoletto (in collegamento) e noi tutti per Riace, Musica per l’Umanità

 

Presentazione del libro

“Riace. Musica per l’Umanità”

con UNIVERSITA’ DELLE MIGRAZIONI

il giorno venerdì 22 ottobre 2021 ore 21.00

saranno presenti gli autori:
Laura Tussi e Fabrizio Cracolici

in collegamento: Vittorio Agnoletto

Coordina: Roberto Guaglianone

Musica di impegno e note di Resistenza: Renato Franchi e Marco Chiavistrelli

Il ricavato del libro andrà a sostegno delle spese legali di Mimmo Lucano.

 

Vi aspettiamo numerosi*…e passate parola!

 

https://www.facebook.com/events/1498942217139581/?ref=newsfeed

 

Nel novembre 2019, Fabio Fazio ha intervistato l’indiscusso protagonista della vicenda Riace, Mimmo Lucano su Rai2 a “Che tempo che fa” menzionando e presentando il libro Riace, musica per l’umanità e padre Alex Zanotelli che ha collaborato con altre 15 personalità alla sua stesura

Laura Tussi

Con Riace. Musica per l'Umanità e tutti noi

Con un’intervista a Mimmo Lucano.

Riace. Musica per l’umanità

 

La presentazione del libro Riace, musica per l’umanità a Milano nell’ottobre 2019 è stata molto partecipata: la città ha risposto con oltre 1000 persone in sala.

Fabrizio Cracolici ha portato un appello alla comune umanità partendo dall’esempio dei nostri grandi maestri di vita.

Laura Tussi ha sviluppato il contenuto del libro inserendolo nell’ambito delle lotte sociali.

Giovanna Procacci presidente del comitato 11 giugno di Milano, che segue personalmente le fasi del processo a Mimmo Lucano, ha spiegato cosa sta succedendo.

Alfonso Navarra ha sottolineato l’importanza di unire le lotte sui diritti umani a quelle per la salvaguardia dell’ambiente, del clima e per la sicurezza del pianeta contro il rischio di guerre nucleari.

Vittorio Agnoletto ha fatto un excursus storico sul diritto alla mobilità dell’uomo.

E poi è stato il momento della testimonianza di Mimmo Lucano, un fiume in piena, con grande umanità e trasparenza, da una persona che sta dedicando la sua esistenza a una causa comune come quella del diritto alla vita di chi fugge dalle guerre per cercare un riscatto.

L’iniziativa è stata chiusa dall’intervento di Moni Ovadia che ha stimolato tutti ad un impegno collettivo.

Gli interventi sono stati intervallati dalla musica di impegno di Renato Franchi, Gianfranco D’Adda & Orchestrina del Suonatore Jones.

Per l’intera durata dell’incontro Giulio Peranzoni ha disegnato dal vivo i temi affrontati in questa presentazione.

Questo evento ha inaugurato la presentazione di un libro che è un mezzo a sostegno di una causa per il bene comune.

Durante questo incontro Mimesis Edizioni e gli Autori (Laura Tussi e Fabrizio Cracolici) hanno aperto una sottoscrizione a sostegno della fondazione Riace – E’ stato il vento e hanno donato a tutti i contribuenti il libro.

Successivamente, nel novembre 2019, Fabio Fazio ha intervistato l’indiscusso protagonista della vicenda Riace, Mimmo Lucano, su Rai2 a “Che tempo che fa” menzionando e presentando il libro Riace, musica per l’umanità e padre Alex Zanotelli che ha collaborato con altre 15 personalità alla sua stesura.

Parole chiave: gaiariacemimmo lucanoalex zanotelliaccoglienzainterculturaeducazionelibri

Per maggiori informazioni:
Roberto Guaglianone

Vedi anche:

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Gaia: Riace. Musica per l’umanità

La Rivista dell’Ecoistituto del Veneto Alex Langer, Gaia presenta:

Gaia: Riace. Musica per l’umanità

Nel novembre 2019, Fabio Fazio ha intervistato l’indiscusso protagonista della vicenda Riace, Mimmo Lucano su Rai2 a “Che tempo che fa” menzionando e presentando il libro Riace, musica per l’umanità e padre Alex Zanotelli che ha collaborato con altre 15 personalità alla sua stesura

Gaia, Rivista dell'Ecoistituto del Veneto Alex Langer, diretta da Michele Boato

Con un’intervista a Mimmo Lucano.

Riace. Musica per l’umanità

 

La presentazione del libro Riace, musica per l’umanità a Milano nell’ottobre 2019 è stata molto partecipata: la città ha risposto con oltre 1000 persone in sala.

Fabrizio Cracolici ha portato un appello alla comune umanità partendo dall’esempio dei nostri grandi maestri di vita.

Laura Tussi ha sviluppato il contenuto del libro inserendolo nell’ambito delle lotte sociali.

Giovanna Procacci presidente del comitato 11 giugno di Milano, che segue personalmente le fasi del processo a Mimmo Lucano, ha spiegato cosa sta succedendo.

Alfonso Navarra ha sottolineato l’importanza di unire le lotte sui diritti umani a quelle per la salvaguardia dell’ambiente, del clima e per la sicurezza del pianeta contro il rischio di guerre nucleari.

Vittorio Agnoletto ha fatto un excursus storico sul diritto alla mobilità dell’uomo.

E poi è stato il momento della testimonianza di Mimmo Lucano, un fiume in piena, con grande umanità e trasparenza, da una persona che sta dedicando la sua esistenza a una causa comune come quella del diritto alla vita di chi fugge dalle guerre per cercare un riscatto.

L’iniziativa è stata chiusa dall’intervento di Moni Ovadia che ha stimolato tutti ad un impegno collettivo.

Gli interventi sono stati intervallati dalla musica di impegno di Renato Franchi, Gianfranco D’Adda & Orchestrina del Suonatore Jones.

Per l’intera durata dell’incontro Giulio Peranzoni ha disegnato dal vivo i temi affrontati in questa presentazione.

Questo evento ha inaugurato la presentazione di un libro che è un mezzo a sostegno di una causa per il bene comune.

Durante questo incontro Mimesis Edizioni e gli Autori (Laura Tussi e Fabrizio Cracolici) hanno aperto una sottoscrizione a sostegno della fondazione Riace – E’ stato il vento e hanno donato a tutti i contribuenti il libro.

Successivamente, nel novembre 2019, Fabio Fazio ha intervistato l’indiscusso protagonista della vicenda Riace, Mimmo Lucano, su Rai2 a “Che tempo che fa” menzionando e presentando il libro Riace, musica per l’umanità e padre Alex Zanotelli che ha collaborato con altre 15 personalità alla sua stesura.

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Radio Barrio – Alex Zanotelli con Riace, musica per l’umanità

Su Radio Barrio con Massimo Laganà e Fabio Riganello

Alex Zanotelli con Riace, musica per l’umanità

La Trasmissione “Dieci minuti al Massimo” di Radio Barrio con Massimo Laganà e Fabio Riganello presentano il libro Riace, musica per l’umanità nell’incontro con Alfonso Navarra e Renato Franchi

Su Radio Barrio: Riace, musica per l'umanità

Il libro “Riace, musica per l’umanità”. Mimesis Edizioni. 2020, a cura di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici è agile e profondo allo stesso tempo: ruota intorno alla straordinaria esperienza di accoglienza e integrazione dei migranti a Riace, un paesino della Calabria orientale, un paesino spopolato dall’emigrazione verso nord dei calabresi, e fatto rivivere dai migranti, prevalentemente profughi di guerra, accolti dal sindaco Domenico “Mimmo” Lucano: un’esperienza straordinaria descritta nell’intervista a Mimmo, e proposta dagli altri autori del libro a ricevere il premio Nobel per la pace.

Scrive Alex Zanotelli nel suo pezzo “Per un’utopia possibile”: Ho gioito quando ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons) ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace, per il suo impegno contro le armi nucleari. Come credente nel Dio della vita, non posso che essere contrario a questi strumenti di morte che minacciano oggi l’umanità. Lo sono anche come missionario che ha toccato con mano la sofferenza degli impoveriti. Infatti le armi nucleari proteggono un sistema profondamente ingiusto, proteggono il 10% della popolazione mondiale che consuma da sola il 90% dei beni prodotti. Penso sia significativo legare il Premio Nobel dato a ICAN per la campagna contro le armi nucleari e la campagna per dare il Premio Nobel a Domenico Lucano, sindaco di Riace, il paese dell’accoglienza.

Vittorio Agnoletto afferma che il diritto di emigrare (citando Luigi Ferrajoli), dovrebbe diventare un nuovo principio costituente nell’architettura istituzionale a livello mondiale. Il diritto di emigrare, il diritto alla libertà di movimento oltre qualunque confine, è antico come la storia dell’umanità; non a caso è stato riaffermato con forza il 10 dicembre del 1948, nella Dichiarazione universale dei diritti umani. Nel 1966 la Convenzione internazionale sui diritti civili e politici ribadisce tale diritto. Sono principi ripresi dalla Costituzione italiana all’art. 35.

Fabrizio Cracolici e Laura Tussi vanno al cuore dei problemi:

l’attività militare che trova la sua massima espressione nella guerra nucleare;

la bomba climatica che comporta quotidiani disastri e dissesti climatici per le emissioni eccessive di gas serra;

la bomba dell’ingiustizia sociale e della disuguaglianza globale dove l’1% dei ricchi detiene risorse pari a quelle controllate dal restante 99% dell’umanità.

E propongono, richiamando Hessel, delle soluzioni: Stéphane Hessel, nell’appello scritto con i resistenti francesi nel 1944 e pubblicato nel saggio Indignatevi!, suggerisce delle soluzioni alla crisi economica e di valori che attualmente sta stritolando e destrutturando il pianeta. La soluzione prevede la nazionalizzazione delle banche e delle industrie strategiche con un’economia al servizio delle persone, tramite investimenti pubblici per creare lavoro e per livellare la disuguaglianza globale e sociale per evitare la miseria dei ceti più deboli che ingenera risposte razziste e capri espiatori.

Alessandro Marescotti aggiunge nuove riflessioni e richiami storici fondamentali, ma scende anche in particolari “concreti” su che cosa significhi l’immigrazione sull’economia italiana e europea.

I dati della Banca d’Italia riportati sul report “Il contributo della demografia alla crescita economica” sottolineano che la demografia è centrale: si calcola che entro il 2041 nemmeno i flussi migratori previsti saranno in grado di invertire la tendenza demografica negativa in corso, per cui avremo molti anziani e pochi giovani, con uno sbilanciamento che sarà letale per l’economia se non arriveranno in nostro soccorso proprio loro: gli immigrati.

Anche Moni Ovadia richiama la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: Tutti gli uomini nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Questo enunciato – scrive – dovrebbe essere per ogni cittadino democratico il mantra di una fede laica e secolare che abbia al centro l’umanità in quanto tale prima di ogni successiva connotazione. Mimmo Lucano pratica questo mantra come un irrinunciabile strumento di relazione e di amministrazione di una comunità, per questo è riuscito a creare un’integrazione giusta eticamente e funzionalmente.

L’intervista a Mimmo Lucano, è di concreta attualità: Mi sono trovato per una casualità ad accogliere una nave sulle coste di Riace, con dei profughi: da quello sbarco mi sono avvicinato a questi esseri umani. Tanti elementi hanno fatto breccia nella mia sensibilità, per esempio la questione curda e le rivendicazioni politiche, che durano da più di un secolo, di questo popolo senza uno Stato, a cui viene impedito persino di parlare il proprio idioma.

Le conclusioni sono di Alfonso Navarra ricordano che: La nonviolenza di cui parlava il partigiano Hessel, e da me condivisa, non era e non è l’ideologia passiva e moraleggiante del “sopportate le ingiustizie e sforzatevi di perdonare i prepotenti”, ma l’intelligenza strategica fondata sulla forza dell’unione popolare.

La nonviolenza efficace: questa via in cui i mezzi sono omogenei ai fini è quanto mi permetto ancora di suggerire a chi, alla ricerca di un nuovo umanesimo, ha fame di verità e sete di giustizia.

Note: Trasmissione “Dieci minuti al Massimo” di Radio Barrio con Massimo Laganà e Fabio Riganello:
https://www.mixcloud.com/ilbarrio/dieci-minuti-al-massimo-17-aprile-2021-radio-barrio/

Diretta Facebook:
https://www.facebook.com/libreriailmosaico/videos/433804291110499

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    Alessandro Marescotti
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Evento con Padre Alex Zanotelli

“Riace. Musica per l’umanità”. Un nuovo umanesimo integrale contro ogni legge ingiusta.

17 aprile 2021 ore 17:30

Online with Facebook Live ()

La vicenda di Riace ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica alcuni interrogativi che, in un periodo come quello che stiamo vivendo, non possono più essere ignorati. Le leggi devono essere sempre rispettate, anche quando ingiuste, oppure la disobbedienza civile può ancora incidere sulla nostra società? Riace e il suo sindaco hanno offerto un modello di convivenza pacifica e plurale, oltre che virtuosa per il territorio.
Ne parliamo con i curatori del volume, Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, e alcune delle figure che, negli ultimi anni, si sono contraddistinte per il loro impegno civile, padre Alex Zanotelli e Alfonso Navarra. Musica di Resistenza di Renato Franchi.

 

Il ricavato del libro Riace, Musica per l’Umanità sarà devoluto al progetto in aiuto dei bambini farfalla di Gaza

#riace #mimmolucano #integrazione #immigrazione #mimesiseditore #resistenza

Per maggiori informazioni: evento su Facebook

 

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BookCity 2020 – La cultura salverà il mondo

Milano – BookCity 2020 si articola in una manifestazione di eventi online

BookCity 2020 – La cultura salverà il mondo

L’edizione BookCity 2020 vedrà, tra gli altri, come ospiti, Vittorio Agnoletto, Fabrizio Cracolici, Alfonso Navarra, Laura Tussi, con Musica di Renato Franchi & Orchestrina del Suonatore Jones
Laura Tussi9 novembre 2020

BookCity 2020 Milano

BOOKCITY MILANO è un’iniziativa voluta dal Comune di Milano e dall’Associazione BookCity Milano (Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Fondazione Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri), a cui si è affiancata l’AIE (Associazione Italiana Editori), in collaborazione con l’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e l’ALI (Associazione Librai Italiani).

BOOKCITY MILANO si articola in una manifestazione di tre giorni (più uno dedicato alle scuole), durante i quali vengono promossi incontri, presentazioni, dialoghi, letture ad alta voce, mostre, spettacoli, seminari sulle nuove pratiche di lettura, a partire da libri antichi, nuovi e nuovissimi, dalle raccolte e biblioteche storiche pubbliche e private, dalle pratiche della lettura come evento individuale, ma anche collettivo.

L’Associazione BoookCity Milano si è costituita il primo gennaio 2016 . Presieduta da Piergaetano Marchetti, è diretta da un Consiglio di indirizzo di cui fanno parte Carlo Feltrinelli (Fondazione Giangiacomo Feltrinelli), Luca Formenton (Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori), Piergaetano Marchetti (Fondazione Corriere della Sera) e Achille Mauri (Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri).

L’edizione BookCity 2020 (interamente online per le restrizioni covid) vedrà, tra gli altri, come ospiti, Vittorio Agnoletto, Fabrizio Cracolici, Alfonso Navarra, Laura Tussi, con Musica di Renato Franchi & Orchestrina del Suonatore Jones.

I relatori si alterneranno in eventi streaming con la presentazione dei Libri:

-Riace. Musica per l’Umanità

https://bookcitymilano.it/eventi/2020/libri-citta-2

-La follia del nucleare. Come uscirne con la Rete ICAN

https://bookcitymilano.it/eventi/2020/libri-citta

Eventi BookCity

https://bookcitymilano.it/eventi/on-demand?themes=tutti&search=libri%20in%20citt

 

Promotori

https://bookcitymilano.it/promotori

Partner

https://bookcitymilano.it/partner

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    Nell’azione educativa si esercitano relazioni di potere

    Educazione e relazioni di potere

    Le relazioni di potere compongono una trama plurale, diffusa, trasversale a tutte le relazioni umane e sono direttamente collegate alle possibilità di costruirci in soggetti sociali e storici in trasformazione
    28 ottobre 2020 – Laura Tussi
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Un angelo in cammino per il mondo

Intervista a una amica “nomade”

Un angelo in cammino per il mondo

Il viaggio come esperienza di vita, di impegno, di attivismo. “Sono convinta che il modo migliore per valorizzare questa mia vita sia esplorare il mondo, che sia il paese vicino o l’altro capo del pianeta”.

Intervista a Cristina Bonzagni

Intervista di Laura Tussi a Cristina Bonzagni

Perchè ti definisci nomade?

Sono Cristina Bonzagni, di anni 45, segni particolari emiliana nomade.

Da tanto tempo ormai vivo dove capita, fra un lavoretto precario e l’altro. Il mio obiettivo principale è sempre stato viaggiare. Sono convinta che il modo migliore per valorizzare questa mia vita sia esplorare il mondo, che sia il paese vicino o l’altro capo del pianeta.

Così ho scelto di ribaltare tutto, di non dare troppa importanza al lavoro, di non metterlo al primo posto. Tratto il lavoro (o meglio i lavori) per quello che sono: strumenti per raggiungere i miei obiettivi. Di conseguenza i lunghi studi fatti vengono puntualmente accantonati per fare spazio a qualunque (o quasi) opportunità lavorativa mi capiti lungo la via.

In cosa consiste la felicità per Cristina?

Se qualcuno mi chiedesse che cos’è la felicità, la descriverei come un enorme zaino pronto a partire insieme a me senza destinazione. La felicità è partire. Senza organizzare troppo, solo il minimo indispensabile. Partire ed esplorare la diversità. Diversità di paesaggi, di linguaggi, di tradizioni, di culture. La diversità mi affascina da sempre quanto il decollo di un aereo.

Perchè ti piace viaggiare?

Negli ultimi 20 anni ho trascorso il mio tempo girovagando per l’Italia e per il mondo per motivi di studio prima e di lavoro e piacere poi. Se penso a me vedo una giovane donna con il trolley sempre aperto, con un biglietto sempre pronto, costantemente in partenza e con la mente ed il cuore in attesa di cambiamenti. Mi vedo straniera in tanti luoghi, quasi sempre in viaggio da sola con il mio zaino.

Viaggiare da sola è stata la conquista più importante della mia vita finora. Scoprire di stare benissimo in mia compagnia, di non soffrire di solitudine e di saper affrontare i tanti imprevisti dei viaggi cosiddetti “on the road”, mi ha inevitabilmente aumentato la scarsa autostima, rendendomi più consapevole delle mie potenzialità.

Raccontaci il tuo impegno nel mondo dell’attivismo e del volontariato

Si sa che ogni viaggio autentico arricchisce, aiutando ad apprezzare il valore aggiunto ed inestimabile della Diversità. E a tal proposito posso senz’altro affermare che esista una sorta di “filo rosso” che lega questa passione al mio impegno nel mondo dell’attivismo e del volontariato.

Viaggiando, nasce ed evolve in me un profondo desiderio di partecipazione attiva. Dall’esplorazione e quindi dalla conoscenza, matura la voglia di contribuire in qualche modo a rendere questo mondo un posto migliore.

Ecco allora il mio impegno ambientalista e la professione di educatore ambientale esercitata per tanti anni nelle scuole di ogni ordine e grado e nel contempo l’attivismo sociale per diverse associazioni locali e nazionali.

Cosa intendi per fragilità?

Il mio mondo ruota attorno al volontariato ormai da tanti anni e questo accade per un motivo molto semplice: aiutare gli altri, chi ha bisogno, i più fragili, gli ultimi, mi fa stare bene. Mi rende felice così come viaggiare. Non posso farne a meno.

Descrivi il tuo incontro con Mimmo Lucano

Dopo anni trascorsi fra partenze e attivismo con varie realtà locali arriva però il vero ciclone che mi travolge: l’incontro nel 2018 con Domenico Lucano, ex sindaco di Riace. Una persona di rara autenticità che sa realmente emozionare e coinvolgere chi si pone attentamente in suo ascolto.

Quali sentimenti ti ha suscitato l’incontro con Mimmo Lucano?

E grazie a Mimmo in me scatta una molla che amplifica il desiderio, già presente, di mettermi in gioco, di fare la mia parte.  La sua umanità è contagiosa e i mesi successivi a quel primo incontro mi vedono nella mia Bologna a portare aiuti ai senzatetto trascinandomi appresso per le vie del centro un paio di trolley pieni di vestiti e coperte da distribuire.

Perchè proprio Moria?

Non riesco più a fermarmi e poco tempo dopo raccolgo indumenti e altri aiuti da portare nel campo profughi di Moria sull’isola greca di Lesbo. Rimango là circa una settimana nel dicembre 2018 e posso dire che rimarrà senza dubbio una delle esperienze più intense della mia vita.

Perchè proprio Riace?

Ma un pezzetto del mio cuore è rimasto nel profondo Sud Italia. E so che devo tornare laggiù.

Allora divento una pendolare che, fra un impegno e l’altro, appena possibile ritorna a Riace. E ogni volta nuove attività, nuove scoperte, nuovi amici. Il legame con il luogo diventa così sempre più saldo.

Ormai sono passati due anni da quel primo incontro con Mimmo Lucano e con la sua Riace.

Due anni davvero ricchi di emozioni e di difficoltà. E adesso vi scrivo dalla mia casa provvisoria di questo piccolo borgo della Locride calabrese. Sto cercando di stabilirmi qui perchè la consapevolezza di aver trovato finalmente il mio posto nel mondo dopo una vita di nomadismo si è rafforzata e si rafforza giorno dopo giorno.

Riace è il luogo del cuore in grado di regalarmi un sorriso ogni mattina nel momento stesso del risveglio ed è qui che sta iniziando con gioia una nuova fase di questa mia vita.

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Riace universale 

Ripartiamo dai progetti di Riace

Riace universale

Un messaggio politico antirazzista che trova sostegno nella legge e nelle decisioni del Consiglio di Stato

Laura Tussi

Laura Tussi e Fabrizio Cracolici

Riace universale. Dichiarata illegittima la chiusura degli Sprar

I giudici del Consiglio di Stato hanno stabilito che il ministero dell’interno del precedente governo non poteva chiudere i progetti Sprar nel borgo jonico di Riace. I giudici hanno respinto il ricorso del Viminale (il ministero dell’interno allora presieduto da Matteo Salvini) contro la sentenza del Tar di Reggio Calabria, che aveva dichiarato l’illegittimità della chiusura dei progetti Sprar di Riace.

Mimmo Lucano afferma che l’esempio di Riace lo ha giudicato il mondo intero. Lo stesso mondo intero che ha manifestato nelle piazze di tutte le città per il brutale assassinio razzista di George Floyd. Lo stesso mondo intero che si mobilita per i Fridays for Future per salvare il pianeta e il suo assetto ecosistemico dal collasso.

Riace un esempio universale che potrebbe rientrare nelle politiche del Green new deal come progetto di accoglienza, di attuazione di uno Stato sociale efficace, di solidarietà e interazione tra culture, per porre la base di un coosviluppo tra nord e sud del mondo contro le impellenti minacce e emergenze che incombono sull’umanità intera: i dissesti climatici, l’ingiustizia sociale mondiale, l’eventualità (anche per errore) di una guerra nucleare.

Il libro Riace, musica per l’umanità ha contribuito al progetto della Fondazione Riace – E’ stato il vento, devolvendo un contributo economico per riattivare le tante attività del borgo jonico. Un innovativo stato sociale che parte dall’accoglienza dei più fragili, delle diverse etnie provenienti da tutto il mondo e quindi interconnette le loro esigenze con le emergenze ambientali di un pianeta che ormai è al collasso e di una umanità al tracollo.

Riace un emblema universale di convivenza e di Stato sociale e di economia verde, basato su un lavoro ecologico di green economy e fondato sull’attività dell’accoglienza degli ultimi e dell’interazione dei più fragili di questo nostro martoriato pianeta. Come afferma il padre comboniano Alex Zanotelli, la deterrenza nucleare sostiene e alimenta un sistema mondiale ingiusto e Riace è proprio l’esempio politico antirazzista che può contrastare i potentati dei padroni e dei signori delle lobby del nucleare, dell’atomo, del petrolio, della guerra, dell’acciaio che detengono il commercio e l’export di armi globali e sono i fautori delle guerre e del terrorismo in tutto il mondo. Riace quel modello in miniatura esportabile e applicabile a livello universale, in tutto il globo terrestre: in una madre terra ormai vulnerabile perché il potere la sovrasta e mette a repentaglio la sua esistenza e sussistenza. Riace un messaggio politico evangelico di un nuovo piano di sviluppo ecologico per nostra madre terra  che può salvare l’umanità intera dalla estinzione e dalla catastrofe del sistema planetario. Riace un messaggio universale di speranza. È un riscatto per la vulnerabilità e fragilità di nostra madre terra e di ogni figlio dell’universo.

 

Note: Per approfondimenti:
https://www.youtube.com/channel/UCFWikKgRr7k21bXHX3GzE9A

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Premio Ponti di Memoria per l’azione civile al Progetto Riace. Musica per l’Umanità

Nel 75esimo anniversario della Liberazione

Premio Ponti di Memoria per l’azione civile al Progetto Riace. Musica per l’Umanità

I promotori: Associazione Arci Ponti di Memoria, Casa della Memoria, Anpi Milano, MEI – Meeting Etichette Indipendenti

Premio al Progetto Riace. Musica per l'Umanità

In diretta streaming dalla pagina Facebook dell’Associazione Ponti di memoria

https://www.facebook.com/AssociazioneArciPontiDiMemoria/

In condivisione e in cross-posting su centinaia tra pagine e profili privati

 

Nel 75esimo anniversario della Liberazione

Premio Ponti di Memoria per l’azione civile al Progetto “Riace. Musica per l’Umanità”

I promotori: Associazione Arci Ponti di Memoria, Casa della Memoria, Anpi Milano, MEI – Meeting Etichette Indipendenti

L’Associazione Arci Ponti di memoria, in collaborazione con Casa della memoria e Anpi Milano, presentano la terza edizione del “Premio Ponti di memoria per l’impegno civile”

Il 22 aprile alle ore 21, in diretta live streaming dalla pagina Facebook dell’Associazione Arci Ponti di memoria, in cross-posting e in condivisione su centinaia di pagine e profili, andrà in scena la terza edizione del premio all’impegno civile nell’arte e nella cultura, destinato a personaggi o entità che si sono distinti nel recupero della memoria e nella sua trasmissione alle nuove generazioni. Accanto a nomi conosciuti della musica, del teatro, del cinema, della cultura e dell’informazione, saranno premiate persone che hanno rappresentato un punto di riferimento nella memoria di Milano.
La memoria che si propone di riscoprire non è solo passato, ma si trasforma in un ponte tra generazioni che condividono identici valori.

Come fosse un passaggio di testimone.
La cerimonia di premiazione si sarebbe dovuta tenere alla Casa della memoria di Milano, ma a causa dell’emergenza Coronavirus si trasferisce su internet, in forma virtuale e partecipata.

 

PROGRAMMA
Premio “Ponti di memoria” alla memoria

Claudia e Silvia Pinelli (in memoria di Pino Pinelli)

Tiziana Pesce (in memoria di Giovanni Pesce e Onorina Brambilla)

Rossella Traversa (in memoria di Libero Traversa)

 

Premio “Ponti di memoria” musica di impegno civile e ricerca 

Marino Severini Gang

Gianluca Spirito Modena City Ramblers

Massimo Priviero

Gaetano Liguori

Renato Franchi e Orchestrina del suonatore Jones

Luca Taddia

Andrea Sigona

Banda Popolare dell’Emilia Rossa
Premio “Ponti di memoria” teatro 

Gabriele Vacis (per il lavoro di ricerca e sperimentazione in campo teatrale)

Renato Sarti (per lo spettacolo “Il rumore del silenzio” su Piazza Fontana)

Tiziana Di Masi (per lo spettacolo “Io siamo” sul concetto di Bene comune)

 

Premio “Ponti di memoria” letteratura e saggistica

Gino Marchitelli (per i libri “Il covo di Lambrate” e (Campi fascisti, la vergogna italiana”)

Adele Marini (per il libro “L’altra faccia di Milano”)

 

Premio “Ponti di memoria” azione civile 

Vittorio Agnoletto (per l’impegno civile nel lavoro di medico e per il programma “37,2” a Radio Popolare)

Laura Tussi e Fabrizio Cracolici (per il progetto Riace, musica per l’umanità)

 

Presenta Daniele Biacchessi, giornalista, scrittore, presidente dell’Associazione Arci Ponti di memoria.
Regia e Coordinamento: Daniele Biacchessi Presidente di Ponti di Memoria

Contatti:

E-mail:
biacchessi@gmail.com
Siti:
www.pontidimemoria.it

 

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